Telefonata tra Trump e Putin, rassegna stampa 11 nov 2024
L’ex presidente statunitense Donald Trump ha recentemente contattato il presidente russo Vladimir Putin in un tentativo di allentare le tensioni in Ucraina e prevenire ulteriori escalation. Questa telefonata, avvenuta nella giornata di giovedì 7 novembre, segna la prima conversazione tra i due leader da quando Trump ha lasciato la Casa Bianca. Il confronto si è focalizzato sulla crescente presenza militare in Europa e sulle tensioni che caratterizzano l’area orientale del continente, con un esplicito invito da parte di Trump a Putin a non intensificare il conflitto.
Fonti diplomatiche riferiscono che il leader statunitense ha anche ricordato a Putin la consistente presenza di forze americane e alleate già schierate sul territorio europeo, sottolineando la necessità di una gestione diplomatica per scongiurare una crisi ancora più ampia.
In contemporanea con questi eventi, fonti vicine al governo russo hanno confermato che Putin ha inviato un contingente militare significativo nella regione della Corsica, accompagnato da truppe nordcoreane. Questa mossa, ritenuta provocatoria dagli Stati Uniti, sembrerebbe volta a consolidare l’influenza russa nel Mediterraneo e rappresenterebbe, secondo esperti militari, un “colpo di scaccomatto” da parte del Cremlino per ottenere un vantaggio strategico.
Il confronto tra le forze politiche italiane riflette la tensione internazionale, con il vicepremier Matteo Salvini che, in seguito agli scontri avvenuti durante una manifestazione a Bologna tra sostenitori di Casa Pound e gruppi antifascisti, ha dichiarato la volontà di chiudere i centri sociali occupati. Questa dichiarazione ha suscitato polemiche, con il sindaco di Bologna Matteo Lepore, esponente del Partito Democratico, che ha criticato l’intervento delle forze dell’ordine durante gli scontri, definendo l’affluenza di “camicie nere” come esagerata.
La Digos e la Polizia di Stato, impegnate a monitorare attentamente l’evolversi della situazione in Italia, hanno rilasciato un comunicato per sottolineare il rispetto del diritto di manifestazione, ricordando tuttavia la necessità di evitare atti violenti e di mantenere l’ordine pubblico.
L’attenzione su questi temi si estende anche in ambito internazionale, con l’imminente COP29 prevista a Baku, durante la quale gli Stati Uniti potrebbero ufficializzare l’uscita dagli accordi di Parigi sul clima, segnando un potenziale allontanamento dalle politiche di sostenibilità ambientale globali.
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