Stefania Proietti all’imam Pallavicini, Papa come San Francesco in Egitto per parlare di pace
ASSISI – «Le religioni possono dialogare insieme ed essere strumento di pace e capaci di futuro per la convivenza». Ne è convinta il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, e lo ha detto durante il suo discorso di apertura, nella sala della Conciliazione del Comune, in occasione della visita dell’imam Yahya Pallavicini, presidente della Comunità Religiosa Islamica Italiana.
Il capo religioso è stato chiamato a tenere una relazione all’incontro dibattito, “Mediterraneo: una carta geopolitica da ridisegnare”, davanti agli studenti del Liceo Scientifico di Assisi.
Dopo aver ringraziato l’ospite, il sindaco ha ricordato che Papa Francesco “ripercorrerà i passi di Santo Francesco che ottocento anni fa partì per l’Egitto e partì proprio per parlare insieme ad un mondo, allora molto più lontano, almeno fisicamente, di oggi”.
Stefania Proietti ha detto che quel viaggio lunghissimo e pericoloso non spaventò il Santo dei poveri.
«Andò il quelle terre lontane – ha detto – per parlare di pace e far vedere che le religioni, insieme, si stringono la mano, e combattono la guerra che non è di religione, che è solo per soldi, per il predominio e il potere. Questo gesto profetico – ha sottolineato il sindaco – del nostro Santo, oggi ripetuto da Papa Francesco, rende ancora più importante questo incontro di oggi con il nostro ospite».
L’incontro di oggi è stato tenuto nel focus culturale della geopolitica, dove si è parlato di Mediterraneo.
«Sì – conferma il Primo cittadino di Assisi -, un “Mare” da ridisegnare in chiave di pace. Quella pace che noi abbiamo come eredità sulle spalle che ci ha lasciato San Francesco. Ma siamo anche sulle orme di un altro santo, Papa Giovanni Paolo II, che nel 1986 ebbe una intuizione così grande, far diventare Assisi il centro del dialogo inter religioso del mondo».
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