Riavvio dei cantieri Umbria Marche, Conte, fine lavori aprile 2020
Il termine dei lavori sulla Quadrilatero, il progetto viario tra Marche e Umbria, è previsto “per la primavera del 2020, perché vanno adeguate anche due gallerie del vecchio tracciato rispetto alle normative Transeuropee”.
Lo ha annunciato l’amministratore unico della Quadrilatero Spa, Guido Perosino, a margine della visita del presidente del consiglio Giuseppe Conte e del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli a Borgo Tufico, alle porte di Fabriano, dove ha sede il più importante cantiere.
“La presenza qui del premier e del ministro – ha aggiunto – testimonia la strategicità di questo tracciato ed esempio della celerità con cui il governo ha risolto la terza crisi che ha caratterizzato la realizzazione di questo progetto”.
Il premier era accompagnato dal ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli, e prima di incontrare i giornalisti ha effettuato un sopralluogo lungo la tratta della Ss 76 Serra San Quirico-Fossato di Vico, interessata al raddoppio della carreggiata, accompagnato anche l’ad di Anas, Massimo Simonini, dal numero uno della società Quadrilatero, Guido Perosino, e dal prefetto di Ancona, Antonio D’ Acunto. Ad accogliere Conte e Toninelli c’erano anche i presidenti della Regione Marche, Luca Ceriscioli, e della Regione Umbria, Catiuscia Marini.
“Esiste un confine netto per i crediti passati per via della procedura concorsuale di Astaldi: magari si puo’ pensare a qualcosa di straordinario e la presenza di Conte e Toninelli e’ certamente legata anche a una riflessione in questo senso, che consenta di non far fallire altre aziende”. Lo ha detto l’amministratore unico di Quadrilatero Spa, Guido Perosino, rispondendo a una domanda dei giornalisti su una possibile soluzione per le aziende subappaltatrici di Astaldi, che vantano dal general contractor andato in crisi finanziaria, 40 milioni di euro.
“E’ fondamentale che non si costruiscano opere pubbliche generando una crisi dell’ indotto”, ha sottolineato il numero uno della societa’ , che oggi a Borgo Tufico, il cantiere della Quadrilatero alle porte di Fabriano, ha auspicato “una modifica del quadro normativo di riferimento, anche nella contrattualistica fra privati ed esaminando gli aspetti legati alla legge fallimentare”.
Intanto, sulla soluzione del debito tra Astaldi e aziende subappaltatrici, ci sara’ un incontro a margine della visita in cantiere del premier Conte e del ministro Toninelli con gli imprenditori interessati, molti dell’ area fabrianese. “Oggi ho molta speranza grazie a questo incontro”, ha ribadito Perosino.
“Anas – ha spiegato l’amministratore delegato di Anas Massimo Simonini – gestisce circa 2.000 km di rete viaria nelle Marche e in Umbria con interventi per un investimento complessivo pari a 1,8 miliardi di euro. In particolare, nelle Marche sono attivi interventi per 93 milioni di euro e sono programmati lavori per 742 milioni di euro, per un investimento complessivo nella regione di 835 milioni di euro. In Umbria Anas ha attivato lavori per 57 milioni di euro mentre sono programmati lavori per 979 milioni di euro per un investimento complessivo di 1.035 milioni di euro”.
“Per l’Umbria il collegamento diretto tra Perugia ed Ancona è strategico e fondamentale e da anni attendiamo quest’opera. Dunque, tutto ciò che favorirà la riapertura dei cantieri è positivo. Riteniamo al tempo stesso che deve essere trovata una soluzione positiva anche per tutto il sistema delle piccole e medie imprese che in questi anni hanno lavorato per Astaldi, ma non hanno ricevuto le dovute spettanze”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, al termine degli incontri avuti in uno dei cantieri della Perugia-Ancona con il Presidente del Consiglio dei Ministri, con il Ministro delle Infrastrutture, presente anche l’assessore alle Infrastrutture della Regione Umbria.
“Non è pensabile, infatti – ha aggiunto la presidente -, che si possano riavviare i cantieri per il completamento di questa importantissima opera infrastrutturale, senza aver risolto la questione dei crediti che le imprese umbre e marchigiane vantano nei confronti di Astaldi. Si tratta di un tessuto imprenditoriale di profonda rilevanza sia per quest’opera, sia per quella della ricostruzione post sisma, e quindi per tutto il territorio della fascia appenninica”.
“Al Governo – ha proseguito – abbiamo formalmente richiesto un luogo specifico per un confronto cui possano partecipare anche i tecnici delle due Regioni, per avanzare specifiche proposte per risolvere questa questione. Serve dunque un provvedimento normativo straordinario, confrontandosi magari anche con le istituzioni europee, per definire in maniera condivisa una soluzione positiva che serva per un verso a favorire la riapertura dei cantieri, e per l’altro verso a salvare le piccole e medie imprese di questo territorio che oggi vivono gravissime difficoltà – ha concluso la presidente – a causa dei lavori effettuati e non pagati”.
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