[quads id=1] 05/11/2018 Rassegna stampa nazionale, caccia al premier terzo, patto di Governo «Stiamo lavorando sulle cose da fare, non sui nomi». Così Matteo Salvini, che poi ha postato una sua foto accanto ad una ruspa con la scritta: «Stiamo lavorando per voi!». Eppure l’empasse è proprio sul nome del premier che dovrà guidare il Governo Lega-M5S, con Salvini e Di Maio ministri e vice presidenti. Dopo l’ipotesi, tramontata, di una staffetta tra i due a Palazzo Chigi si assiste ad una vorticosa girandola di nomi, con conseguenti veti incrociati.
Tavolo tecnico
Sabato, intanto, si tornerà a riunire il tavolo tecnico che sta elaborando il contratto di programma tra Lega e M5S. Tra i punti già incardinati: superamento della legge Fornero, flat tax, reddito di cittadinanza, immigrazione (sicurezza e sbarchi) e legittima difesa. Dal momento in cui giungerà al Quirinale la comunicazione di Salvini e Di Maio di un accordo raggiunto, partirà il normale iter per la formazione del governo. Mattarella riceverà cioè i gruppi che intendono far parte della maggioranza; se tali colloqui – che si svolgeranno la prossima settimana – avranno esito positivo, valuterà il nome che gli verrà proposto come premier e lo convocherà per l’incarico.
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Il vaglio di Mattarella
Un nome per ora avvolto nelle nebbie, che dovrà soddisfare insieme non solo grillini e leghisti, ma anche Berlusconi e il Quirinale. Ovviamente in caso contrario il nome del premier del governo neutro di servizio è pronto nel cassetto del Colle. Non va poi dimenticato che il passaggio al Quirinale per la nomina dei ministri non è solo formale: i ministri, infatti, sono proposti dal premier ma nominati dal presidente della Repubblica, che non rinuncerà a dire la sua su quei dicasteri che impegnano il Paese sullo scenario internazionale: Esteri, Difesa, Interni ed Economia saranno caselle che non potranno essere occupate a caso. http://www.metronews.it
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