Festa della Repubblica a Perugia, toccante la calata del vessillo tricolore Alla presenza delle Autorità civili e militari si sono svolte oggi a Perugia le celebrazioni del 72esimo anniversario della Festa della Repubblica. La cerimonia è stata organizzata dalla Prefettura di Perugia, in collaborazione con la Provincia, con il Comune e con il Comando Militare Esercito Umbria; presenti, fra gli altri, oltre al Prefetto Raffaele Cannizzaro, anche il Sindaco di Perugia, Andrea Romizi e le massime Autorità della provincia.
Nella suggestiva piazza Italia, un picchetto interforze ha reso gli onori ai Gonfaloni della Regione Umbria, della Provincia e della Città di Perugia, nonché al Prefetto Raffaele Cannizzaro, in qualità di Rappresentante del Governo. Successivamente, ha avuto luogo la cerimonia dell’Alzabandiera, accompagnata dall’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte dell’orchestra del Liceo Classico e Musicale “A. Mariotti”, mentre personale dei Vigili del Fuoco ha curato la suggestiva calata di un vessillo tricolore sulla facciata esterna dell’atrio.
Dopo la lettura del tradizionale messaggio inviato ai prefetti dal Signor Presidente della Repubblica, si è proceduto alla consegna delle Medaglie d’Onore, concesse ai cittadini, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, nonché ai familiari dei deceduti, e delle Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
“E’ con profondo rispetto, orgoglio e riconoscenza che l’Italia, e l’Umbia, festeggiano oggi la nascita della Repubblica, in occasione del 70° anniversario dall’entrata in vigore della nostra Costituzione”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, che oggi parteciperà alle cerimonie in piazza Italia a Perugia e in Prefettura.
“Con la nascita della Repubblica, dopo il referendum del 1946, e la Costituzione entrata in vigore nel 1948 – spiega la presidente Porzi – si è costituito un patrimonio di valori fondanti e fondamentali, ottenuti al prezzo di troppe vite umane e di tragedie.
Prendendo a prestito le parole del presidente della Repubblica Sandro Pertini, ‘dietro ogni articolo della Carta costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi’. Valori dunque che siamo chiamati a difendere e onorare, con il rispetto istituzionale che meritano, di fronte a chi, invece, sembra averlo dimenticato”.
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