[quads id=1] – 04/14/2018 Operazione della questura e della procura. Lo zio della donna di 38 anni rimasta uccisa dalla calca: «Nessuno ci ridarà Erika». Su Facebook il post choc di uno dei fermati il giorno dopo la tragedia: «Una ringhiera vi ha messo in ginocchio». Un gruppo di rapinatori che come arma utilizzava uno spray urticante al peperoncino. Sarebbero i responsabili dell’improvvisa ondata di panico che si scatenò la sera del 3 giugno in piazza San Carlo, durante la proiezione dal maxischermo della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.
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Nel caos perse la vita una donna di 38 anni, Piazza San Carlo, presi giovani che scatenarono caos, magrebini di origine italiana, e rimasero feriti altri 1.526 tifosi che assistevano alla partita. Il gruppo di giovani, tutti maggiorenni e di origine magrebina, individuato dagli investigatori della Digos di Torino avrebbe commesso colpi analoghi durante altre manifestazioni all’aperto e sarebbe specializzato in rapine di questo tipo.
Stando alle indagini coordinate dal procuratore capo Armando Spataro, dai pubblici ministeri Vincenzo Pacileo e Antonio Rinaudo, e dal procuratore aggiunto Patrizia Caputo, i rapinatori sarebbero stati individuati grazie a una serie di intercettazioni telefoniche avviate nel corso di un’altra indagine: i sospettati stavano infatti parlando di una collanina, rubata in piazza, del valore di diverse centinaia di euro.
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