Operazione antiterrorismo tra Roma e Latina, video della Polizia


[quads id=1] 03/29/2018 – Vasta operazione antiterrorismo della Polizia di Stato tra Roma e Latina. Gli agenti della Direzione centrale della polizia di prevenzione e i colleghi delle Digos di Roma e Latina hanno eseguito un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque persone, riconducibili alla rete di relazioni intrattenute in Italia da Anis Amri, l’ attentatore di Berlino ucciso durante un controllo di polizia a Sesto San Giovanni.

Reati contestati

I reati contestati sono “addestramento e attivita’ con finalita’ di terrorismo internazionale e “associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione di documenti ed al favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina”. In corso perquisizioni locali nelle province di Latina, Roma, Caserta, Napoli, Matera e Viterbo. Nuova operazione antiterrorismo della Polizia, quindi. Ad operare sono stati gli uomini dell’ Ucigos assieme a quelli delle Digos di Roma e Latina .

Droga, addestramento e terrorismo

Un mirato servizio di Polizia Giudiziaria ha consentito di rinvenire nell’ abitazione romana del palestinese Abdel Salem Napulsi, oltre che un consistente quantitativo di eroina per il quale e’ attualmente in carcere, un tablet la cui analisi ha evidenziato la sua attivita’ di auto-addestramento attraverso la visione compulsiva di video di propaganda riconducibili al terrorismo islamico ed altri riguardanti l’ acquisto e l’ uso di armi da fuoco, tra cui fucili e lanciarazzi.

Le indagini hanno inoltre permesso di identificare un altro cittadino tunisino, Baazaoui Akram, che nel 2015 era costantemente presente a Latina e che avrebbe dovuto procurare falsi documenti di identita’ ad Anis Amri. Gli approfondimenti eseguiti hanno permesso di individuare una vera e propria associazione per delinquere, operante tra le province di Caserta e Napoli, finalizzata alla falsificazione di documenti ed al favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina di soggetti dalla Tunisia a vari Paesi dell’ Europa, gestita dai quattro tunisini raggiunti dai provvedimenti odierni.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*