Nuovo governo, verso incarico esplorativo a Roberto Fico, dichiarazioni di Luigi di Maio


04/22/2018 Dopo i vari giri di consultazioni di Sergio Mattarella e Elisabetta Alberti Casellati, con i tentativi di formare un nuovo governo andati a vuoto, la prossima mossa del capo dello Stato – salvo sorprese – dovrebbe essere quella di affidare un mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico. Un mandato cosiddetto “largo”, per sondare anche la possibilità di un esecutivo con nuove alleanze.

Incarico esplorativo a Fico senza postille

Mattarella, infatti, questa volta potrebbe non delimitare l’incarico che affiderà a Fico. La “logica Casellati”, cioè tempi contingentati ed esplorazione solo su esecutivo centrodestra-M5S, potrebbe non essere ripetuta. Il presidente della Repubblica potrebbe convocare quello della Camera al Quirinale già lunedì per affidargli un mandato esplorativo senza postille. Una formula che darebbe ampio respiro a Fico, sia politico sia temporale, permettendogli di percorrere contemporaneamente almeno due vie: quella dell’esecutivo M5S-Pd, esigua nei numeri e a oggi altamente improbabile per le divisioni dei Dem, e quella dell’intesa Lega-M5S (che presuppone uno strappo irreparabile nel centrodestra).

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Senza contare che, al contrario di Casellati, la figura del pentastellato Fico potrebbe aprire praterie inesplorate per intese più larghe a oggi imprevedibili. Il presidente della Camera, poi, non è escluso che possa passare dall’incarico esplorativo all’incarico pieno: sulla sua persona potrebbero anche coagularsi spezzoni del Pd oggi dormienti.

Berlusconi cerca di ricucire con Salvini

Con il Pd che per ora resta defilato – il segretario reggente Maurizio Martina ha detto che bisogna “aspettare le indicazioni di Mattarella” prima di fare altre mosse – sotto i riflettori rimane il dialogo a distanza tra il Movimento e la Lega. La possibilità di un esecutivo con pentastellati e centrodestra unito sembra ormai sfumata. Ma, nonostante le scintille, tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi lo strappo non c’è ancora stato. L’ex premier, dopo gli attacchi al M5S che hanno provocato l’irritazione dell’alleato, ha cercato di ricucire ribadendo che il leader della coalizione è Salvini. Oggi, in un’intervista al Corriere della Sera, ha aggiunto: “Salvini finora si è comportato con correttezza nei nostri confronti. Rappresenta una coalizione del 37%, non vedo che interesse avrebbe a rinunciare a questo per fare il partner di minoranza dei 5 Stelle. Sono certissimo che continuerà a parlare e ad operare in nome dell’intero centrodestra”. Su un eventuale ritorno alle urne, Berlusconi ha aggiunto: “Se non si trova nessuna soluzione mi sembra inevitabile. Però sarebbe un peccato”. E su un governo Pd-M5S, magari guidato da Fico: “Sarebbe un ennesimo tradimento della volontà degli elettori”.

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