[quads id=1] 20/05/2018 Nuovo Corriere Nazionale del 29 maggio 2018 sfoglia le pagine Il primo obiettivo e’ sterilizzare l’ aumento dell’ Iva con la nota di aggiornamento al Def e mantenere la barra dritta sui conti pubblici. “Ce la mettero’ tutta”, ha spiegato Carlo Cottarelli, che da oggi e’ il premier incaricato di formare il governo dopo la rinuncia del giurista Giuseppe Conte. Al colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si e’ presentato in taxi, con il trolley e lo zainetto.
Ma la sua strada e’ in salita. E non solo per i numeri sulla fiducia in Parlamento che non ci sono. Soprattutto per l’ alto tasso di conflittualita’ con il quale sara’ accolto l’ esecutivo con il rischio di tornare al voto addirittura ad agosto.
L’ ex commissario alla spending review ha affermato di voler stringere i tempi. L’ eventualita’ e’ che salga al Colle gia’ domani per sciogliere la riserva ma c’ e’ la possibilita’ che i tempi possano allungarsi, anche per far si’ che il voto anticipato slitti perlomeno dopo la prima meta’ di settembre. In ogni caso Lega, Fratelli d’ Italia, M5s e FI voteranno contro e quindi il margine che sia il nuovo esecutivo ad approvare la legge di bilancio per il 2019 e’ residuale.
Cottarelli rimarra’ in campo per la gestione dell’ ordinaria amministrazione, rimanendo ‘ neutrale’ . E tutti gli esponenti del governo – ha spiegato lo stesso premier incaricato – giureranno di non candidarsi.
Sara’ quindi un governo di servizio con lo scopo di rassicurare i mercati e le cancellerie. Con M5s e Lega pronte a scendere in piazza a gridare al golpe e lo stesso Pd che e’ diviso sulla possibilita’ di votare la fiducia. Cottarelli oggi dopo aver incontrato i presidenti di Camera e Senato e’ rimasto per tutto il pomeriggio a Montecitorio a lavorare sulla lista dei ministri. La casella piu’ importante e’ quella di via XX settembre: si parla della possibilita’ che Cottarelli mantenga l’interim ma sul tavolo ci sono, tra le altre, anche le candidature di Salvatore Rossi, direttore Generale di Banca d’ Italia, e di Lucrezia Reichlin. A palazzo Chigi potrebbe andare a lavorare con Cottarelli l’attuale presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno.
Per gli Esteri c’ e’ l’ ipotesi Elisabetta Belloni, la prima donna ad essere stata nominata, nell’ aprile 2016, segretario generale della Farnesina. Potrebbero tornare a fare un’ esperienza governativa gli ex ministri Severino (alla Giustizia), Moavero (Politiche comunitarie) e Giovannini (al Lavoro). Per gli Interni si fanno i nomi dei prefetti Tronca e Mosca.
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