Lunedì nuove consultazioni lampo, tensione fra i partiti cresce la Lega

[quads id=1] 05/05/2018 Mattarella, GoLunedì nuove consultazioni lampo, tensione fra i partiti cresce la Lega verno: lunedì consultazioni lampo, o si troverà un’intesa tra i partiti o deciderà lui. L’ipotesi più probabile è quella di un Governissimo, con alle porte un sempre più vicino ritorno al voto. E in vista di un ritorno alle urne destano particolare interesse gli ultimi sondaggi. L’ultimo, realizzato da Piepoli e riportato da Repubblica, sorride alla Lega e a Matteo Salvini: 21 per cento, quattro punti percentuali in più rispetto allo scorso 4 marzo 2018. Da evidenziare il leggero calo di Forza Italia, con la coalizione di Centrodestra che arriverebbe in totale al 39 per cento, ad un passo dalla maggioranza. Torna stabile il Movimento 5 Stelle dopo la crescita e la successiva descrescita delle ultime settimane: 32 per cento di consensi. E cosa pensano gli italiani di un ritorno alle urne? Il 31 per cento delle persone intervistate si dice favorevole ad un ritorno immediato alle urne, che metterebbe la parola fine al gioco dei partiti e ai giri delle consultazioni. (Agg. Massimo Balsamo)

LE PAROLE DI SALVINI E DI DI MAIO

Sergio Mattarella, fissando l’ultimo giro di Consultazioni lunedì prossimo tutto in una sola giornata, intende dare anche un messaggio di “irritazione” del Colle dopo 60 giorni di sostanziale nulla cosmico: tutto è cambiato perché nulla potesse cambiare, con una gattopardesca memoria che quasi inquieta. Le ipotesi sono due: o esce qualcosa dalle Consultazioni di lunedì come ad esempio una possibilità di preincarico a Salvini (o Giorgetti) per un tentato governo di Centrodestra, oppure si va con il Governo di scopo o del Presidente, subito, immediato, che traghetti l’Italia verso il 2019 e il nuovo voto. Il M5s ha già detto che davanti a Mattarella dirà no a questa opzione e tira dritto verso il voto: lo ha spiegato Toninelli questa mattina e Di Maio ieri, «Diciamo no a un nuovo Nazareno. E sarebbe ancora peggio un governo di scopo, di tregua o con qualsiasi altra formula. Questi governi tecnici, di tregua, del presidente sono fatti per tirare a campare, preferisco andare a votare», ha spiegato al Fatto Quotidiano il leader del M5s. Salvini invece tira dritto verso la possibilità di un preincarico, «pronto ad andare in Parlamento e, sulla base di un programma, chiedere il sostegno ai parlamentari delle altre forze politiche». Ma il Colle cosa deciderà? “Aspettando il governo”, sconfinando ancora nella letteratura visto che la politica ultimamente ci fa un po’ soffrire.. (ILSUSSIDIARIO.NET)

 

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