Libia: Tripoli rompe le relazioni con la Francia il video
Continua l’offensiva delle truppe del generale Haftar nella zona di Tripoli. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, il bilancio dei morti in Libia dall’inizio delle ostilità è salito a 205 vittime; 913 sono i feriti. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu non è riuscito intanto a trovare il compromesso su una bozza di risoluzione elaborata dalla Gran Bretagna che chiedeva un immediato cessate il fuoco e l’impegno per la fine delle ostilità. “Diciamo alle Nazioni Unite e al Consiglio di sicurezza ascoltateci, questa è la vita nell’area di Al-Suani – racconta un residente -i missili ci stanno arrivando quasi addosso, per questo motivo, per favore, trovate una soluzione per noi: Haftar bombarda i civili, le sue forze si lanciano in incursioni su civili con razzi, carri armati, con proiettili”.
Poi c’è il conto anche degli sfollati che sono almeno 25.000.
“Questo è un bombardamento casuale sui civili – dice un altro residente – lo fanno di notte. Hanno distrutto il mondo. Io sono dovuto andare via da casa mia, non ho piu’ una casa, un’auto o altro. Delle brave persone ci hanno aiutato ad andare via dalla zona, ma il dolore è vedere la mia casa bombardata.
Circa 3.000 tra migranti e rifugiati restano, inoltre, ancora bloccati nei centri di detenzione vicini alle zone della battaglia. La comunità internazionale ha chiesto un cessate il fuoco e negoziati tra il governo riconosciuto a livello internazionale a Tripoli e quello con sede a Bengasi dove pero’ l’unico finale accettabile, basato sulla loro superiorità militare, è la vittoria su Tripoli.
Abdullah Al-Thani, Premier Libia Orientale
“Se la comunità internazionale togliesse le mani e i paesi sostenitori come la Turchia smettessero di inviare flotte a Misurata e nella zona occidentale, il conflitto finirebbe presto perché le milizie non avrebbero il potere di resistere all’esercito”.
Sul fronte politico, invece Il ministero dell’Interno della Libia, riconosciuto a livello internazionale, ha accusato la Francia di fomentare la guerra sostenendo Haftar ed ha annunciato l’interruzione delle relazioni con Parigi. La procura militare di Tripoli ha anche spiccato un mandato di cattura per il generale e sei suoi collaboratori.
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