Le Crete Orvieto e diniego Acea, Briziarelli, Lega, cittadini hanno diritto a risposte
La questione della discarica “Le Crete” di Orvieto e il diniego di Acea Ambiente Srl alla richiesta di Arpa Umbria di effettuare il controllo dei materiali riversati sbarca in Parlamento. Il senatore della Lega, Luca Briziarelli, ha riferito di quanto accaduto in questi ultimi giorni, invitando il gestore del sito a consentire l’utilizzo dello strumento del georadar per verificare il presunto inquinamento da conferimento di rifiuti pericolosi.
“Sono passati due anni da quando la mozione presentata dai consiglieri regionali Lega Umbria, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, che richiedeva l’utilizzo del georadar per la verifica dei materiali riversati nel sito è stata approvata all’unanimità in Consiglio Regionale – ha detto il Senatore Briziarelli nel suo intervento – Ora Acea si oppone. vorremmo che rivedesse la propria posizione e aprisse le porte ad Arpa per lo svolgimento di controlli nella discarica di Orvieto per fugare qualsiasi dubbio e non vederci costretti, tramite la Commissione bicamerale ecoreati, a richiedere la riapertura del fascicolo.
Quello che vogliamo è dare certezze e sicurezze a un’intera comunità e a un territorio che già paga a caro prezzo la presenza di una discarica”.
Nel suo intervento in Senato, il leghista Briziarelli ha ripercorso alcune tappe della storia recente della discarica: “Nel 2003 in piena emergenza rifiuti della Campania di Bassolino – ha sottolineato – il sito umbro avrebbe dovuto ricevere 20mila tonnellate e invece ne arrivarono 90mila”. Seguì un processo sul presunto riversamento di “rifiuti e materiale pericoloso”, ma poi “per effetto della prescrizione” tutto si concluse in una bolla di sapone.
“Oggi restano forti dubbi riguardo gli elevati livelli di mercurio rilevati nel vicino fiume Paglia – ha spiegato Briziarelli – che si vorrebbero giustificare con la presenza di miniere di cinabro nella zona. Non a caso la commissione bicamerale ecoreati ha già svolto un’indagine sulla discarica. Oggi, a distanza di due anni dalla mozione approvata in Consiglio Regionale, Acea chiude le porte e dice “no”. Il mio invito e quella della Lega è di consentire i controlli e fugare ogni dubbio in ogni caso noi continueremo a batterci in ogni sede nell’interesse dei cittadini di Orvieto”.
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