Il nuovo corriere nazionale di venerdì 5 ottobre 2018

di Giuseppe Castellini
Il Nuovo Corriere Nazionale Edizione 5 ottobre apre con “Rispunta Tria e fa il paciere armato’. Il ministro infatti sulla Manovra ha inviato una lettera alla Commissione europea dai toni concilianti, ma avvertendo che “il governo è unito e fiducioso’, facendo presente che la spinta alla domanda interna che darà la Manovra porterà il Pil a crescere dell’1,5% nel 2019 e dell’1,6% nel 2020. Il che porterà, nonostante il deficit del 2,4% nel 2019, a una riduzione – benché leggera – del rapporto tra debito pubblico e Pil. Nel suo articolo Sandro Roazzi centra inoltre l’attenzione sulle incertezze che ancora ci sono sulla Manovra, dall’ampiezza della ‘pace fiscale’ (condono) ai reali contenuti del reddito di cittadinanza e così via.
Antonio Maglie da parte sua fa un’analisi sui toni quasi profetici e spirituali di alcuni esponenti dell’attuale governo, in alcuni casi finendo quasi nel ridicolo, quando invece servirebbe semplicemente maggiore chiarezza su tuta una serie di questioni.
Interessante intervento sul Nuovo Corriere Nazionale del vice premier Di Maio in cui svela i provvedimenti di politica industriale che il Governo intende adottare, confermando tra l’altro l’introduzione del salario minimo.
Nella politica un’ampia intervista di Alessio Garofoli all’ex ministro Cesare Damiano, che nel Pd guida il movimento Laburista, il quale avverte: o Zingaretti resta a sinistra, oppure dovrò candidarmi io alla segreteria nazionale. In sostanza, Damiano teme che se Zingaretti imbarca tutti, a cominciare da Gentiloni, per vincere il congresso, ne uscirà fuori una melassa politica e programmatica che farà precipitare ancora di più il partito, quando invece per Damiano serve un programma chiaramente e decisamente di sinistra. Le idee di Damiano quindi si scontrano decisamente con quelle di Gentiloni, che appoggia Zingaretti proprio con l’intenzione di annacquare il programma ‘di sinistra’.
Intanto il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, riporta il Nuovo Corriere Nazionale, mette in guardia il Governo dall’introdurre una super tassa sulle banche.
Il giornale intervista inoltre Filomena Gallo, segretari, segretario dall’Associazione Luca Coscioni, che celebra a Milano il proprio congresso all’insegna dello slogan “La libertà in persona”, i diritti che mancano (articolo di Liliana Chiaramello).
Un dettagliato intervento dell’avvocato Davide Steccanella spiega poi perché il sindaco di Riace, Lucano, non andava arrestato. E Antonio Maglie pubblica un dossier sull’allarme demografico in Italia, citando cifre e stime ufficiali, mettendo in evidenza come la denatalità porterà l’Italia a una fortissima riduzione degli abitanti nei prossimi anni, se non ci sarà l’immigrazione questa voragine.
In Economia un’analisi sull’Astaldi in default
In Economia un’analisi sull’Astaldi in default. L’importante azienda ha in portafoglio commesse importanti come i nuovi tratti della metro di Milano e il tunnel del Brennero. Inoltre, piloti e assistenti Alitalia sono sul piede di guerra, pronti a fermare gli aerei.
La cultura presenta l’importante mostra di Ivan Barlafante a Milano, mentre nello sport due le notizie più importanti: il fine settimana dedicato all’Autodromo di Misano alle moto che hanno fatto la storia del motociclismo e, in tema di giustizi e bilanci, la vittoria del Coni, che può dare vita alla riforma del calcio italiano partendo dalla serie B. Da segnalare anche la lettera del presidente della Juventus, Agnelli, agli azionisti: “La rinascita è iniziata”.
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