Hotel Rigopiano, al Duomo di Terni celebrati i funerali di Alessandro Riccetti
Da Alessandro Laureti
TERNI – “Mi piace pensare Alessandro, in compagnia di Gesù, che nella ‘hall’ del Paradiso, continua il suo servizio, gentile, competente, multilingue di accoglienza di quanti con onestà, rettitudine e laboriosità hanno dato senso alla loro esistenza e ora ricercano un tempo di riposo, anzi un riposo eterno”. Lo ha detto il vescovo di Terni, Giuseppe Piemontese, nell’omelia della messa funebre per Alessandro Riccetti, il 31enne ternano vittima della slavina all’Hotel Rigopiano dove lavorava.
L’ultimo saluto al 32enne ternano è stato dato nel duomo della città alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose. In bella mostra anche la corona inviata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Parenti, amici ma anche tante semplici persone hanno voluto salutare per l’ultima volta lo sfortunato receptionist rimasto vittima della valanga che ha travolto il resort nel quale aveva trovato lavoro.
“Anche noi per giorni abbiamo cercato Alessandro in quel grande sepolcro, vestito di bianco, che era ormai l’hotel Rigopiano”, ha detto ancora Piemontese, ricordando che Riccetti “ha formato la sua personalità e si è arricchito con l’esperienza gioiosa oltre che nella famiglia anche nella comunità ecclesiale. Per dare senso alla sua esistenza ha affrontato tanti sacrifici con lo studio assiduo, anche accademico, con l’esperienza del lavoro anche all’estero.
La professionalità conseguita gli ha consentito un lavoro dignitoso e onorevole. Ma la sorte avversa, la natura, che questa volta si è mostrata matrigna, hanno posto termine prematuramente alla sua vita”. “Man mano che passavano i giorni abbiamo intensificato la preghiera, senza perdere la speranza, il Signore non ha esaudito le nostre richieste, ma ha accolto questo nostro fratello in una vita senza fine e darà conforto e consolazione ai familiari di Alessandro e quanti lo hanno amato”.
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