04/13/2018 Consultazioni Quirinale giovedì e venerdì: Mattarella vede subito Centrodestra, M5s e Pd, il giorno dopo Fico, Casellati e Napolitano. Trame e scenari verso il Governo: sfida Salvini-Meloni.
Mattarella ha deciso che il nuovo giro di Consultazioni – dopo quelle senza esiti positivi per la formazione di un Governo – si terrà giovedì 12 e venerdì 13 aprile 2018 cambiando però l’ordine degli appuntamenti rispetto ad una settimana fa. Il Capo dello Stato vedrà al Quirinale prima le Forze Politiche e solo il giorno dopo le cariche istituzionali, invertendo di fatto la passi utilizzata finora.
Mattarella, come promesso, aveva atteso qualche giorno per lasciare “decantare” le proposte e le possibilità trattivi in modo da tornare al Colle con qualche veto in meno e qualche accordo in più; in realtà, a vedere le mosse degli ultimi giorni, i partiti hanno pare abbiano fatto “pochi compiti a casa”, o almeno hanno voluto dare questa impressione per poi magari sorprendere tutti davano al secondo giro di Consultazioni.
Quello che è certo è che al Quirinale si presenterà il Centrodestra unito – Salvini, Berlusconi e Meloni, a qualche capigruppo, ancora bisognerà capirlo – che proverà a chiedere l’incarico di Governo esattamente come farà il Movimento 5 Stelle. Per ora i prodromi di un accordo sono difficili, ma non è detto che ora di giovedì si possa arrivare ad una quadra più composita, ad esempio con un accordo di massima tra Lega e M5s per un possibile governo di “scopo”.
LE TRAME E I RISCHI
Il rischio forte è che le prossime scadenze economiche – Def su tutti – ed elettorali, le Regionali di Molise, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta, vengano affrontate senza ancora un Governo e con inoltre il timore forte di un ritorno alle urne già nel prossimo autunno. Salvini e Di Maio continuano a lanciarsi frecciatine e “scintille” e i “veti” su Berlusconi e sul Pd sembrano non essere superati in una settimana passata più a costruire muri che non ponti.
Si parla ancora di un possibile Governo del Presidente, ma resta di difficile tenuta numerica in un Parlamento che avrebbe Lega e M5s che difficilmente lo sosterrebbero, facendo mancare da subito i numeri per una lunga durata dell’esecutivo con un “terzo nome” (Giovanni Maria Flick, Amato e magari lo stesso Gentiloni i più quotati in questo senso, ndr). E allora questo secondo giro di Consultazioni potrebbe anche non bastare e potrebbe essere solo un avvicinamento al terzo, già forse nella prossima settimana o all’inizio di quella successiva; Mattarella attende e intanto ha dovuto già decidere una piccola “sorpresa” mettendo nell’ordine delle nuove Consultazioni il Centrodestra unito (dunque rappresentante il 37%) come penultimo nell’ordine di giovedì prima del M5s, ritenuto comunque “prima forza” nonostante abbia meno voti di Salvini, Meloni e Berlusconi. Il resto rimane invariato: Gruppo Misto, Partito Democratico, Centrodestra e M5s il primo giorno; Casellati (Camera), Fico (Senato), Napolitano il secondo e ultimo giorno di colloqui al Colle. [Fonte il Sussidiario)
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