Germania accordo con 16 Paesi per rientro migranti, Orban smentisce
Germania accordo con 16 Paesi per rientro migranti, Orban smentisce
Di ritorno da Bruxelles, Angela Merkel si è messa al lavoro per trovare un’intesa per il ritorno rapido dei migranti che cercano di entrare in Germania. La cancelliera tedesca ha trovato l’accordo con 14 Paesi, stando a quando riportato dall’agenzia di stampa Dpa che ha visionato un documento ufficiale. All’indomani dell’annuncio di un accordo con Spagna e Grecia, Merkel in una lettera di otto pagine ai leader della Csu e della Spd, partner della sua Cdu nella coalizione di governo, ha chiarito la svolta. Nel documento la cancelliera tedesca precisa che i richiedenti asilo già registrati nel Paese di arrivo e bloccati alla frontiera tedesca saranno trasferiti in “centri di sorvegliati”, dove aspetteranno l’esito della loro richiesta. La Merkel parla di centri di “ancoraggio” che ospiteranno migranti che hanno provato a superare i controlli alle frontiere e che non hanno fatto il loro primo ingresso in Europa in uno dei Paesi con cui la Germania ha stretto accordi bilaterali per il rientro. I 14 Paesi con cui la Germania ha definito accordi per il rapido rientro dei migranti sono: Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca (i cosiddetti Paesi Visegrad, esclusa la Slovacchia), Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Lituania, Lettonia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo e Svezia.
ACCORDO PER RESPINGIMENTI PIÙ VELOCI, POI COLPO DI SCENA
Poteva mancare il colpo di scena? In serata è arrivata la smentita di Repubblica Ceca e Ungheria. «Nulla di tutto questo è stato negoziato», ha dichiarato un portavoce del governo ceco, citato dall’agenzia Ctk. La smentita da Budapest è arrivata per bocca del premier Viktor Orban: «Si tratta di una tipica bufala giornalistica, non c’è stato alcun accordo di questo tipo», sono le dichiarazioni riportate dall’agenzia Mti. A stretto giro è arrivata la replica di un portavoce del governo tedesco. «ccettiamo con disappunto le dichiarazioni di oggi da Praga. La parte ceca aveva espresso la disponibilità a fare un accordo per una migliore cooperazione per il rientro dei migranti in futuro». Da Praga però il primo ministro Andrej Babis ribadisce che «la Germania non ci ha mai avvicinato» per avviare negoziati per un accordo che «in questo momento non ratificherei». E poi ha spiegato che non prevede negoziati: «Noi non stiamo prevedendo negoziati, non c’è ragione per farlo e lo rifiutiamo in modo deciso». Merkel nel documento ha annunciato l’invio di agenti di polizia tedeschi per il rafforzamento dei controlli sui confini esterni della Ue in Bulgaria. In questo modo il numero degli ingressi attraverso la zona Schengen dovrebbe diminuire. Ma il piano prevede anche misure per una «riduzione sostanziale degli abusi» dell’uso in zona Schengen dei visti concessi ai richiedenti asilo nei Paesi di prima accoglienza. L’intenzione della cancelliera tedesca è di applicare queste misure entro la fine di agosto. (Il Sussidiario.net)
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