04/11/2018 Una trentina di persone, ex obbligazionisti di banca Etruria, con striscioni, megafoni e fischietto, stanno manifestando davanti all’ ingresso del palazzo di giustizia di Firenze contro la decisione della corte d’ appello di rinviare all’ aprile dell’ anno prossimo il processo d’ appello agli ex vertici della banca per ostacolo alla vigilanza. Contro il proscioglimento dinanzi al gup di Arezzo, la procura ha infatti presentato ricorso, ma nei giorni scorsi l’ udienza a Firenze e’ saltata per impedimento dei legali e la nuova udienza e’ stata fissata il 9 aprile 2019. Sui reati contestati incombe la prescrizione. “I risparmiatori verranno privati anche della possibilita’ di avere giustizia. E’ una vergogna”, dice la presidente dell’ associazione vittime del ‘ salvabanche’ , Letizia Giorgianni, presente al presidio. Banca Etruria, protesta delle vittime del ‘salvabanche’: “Vergogna”
“E’ inaccettabile, una vergogna. Gli avvocati dichiarano di essere impegnati in altro e i giudici che fanno? Rinviano di un anno, non di un mese, come sarebbe stato comprensibile. E’ evidente che è un modo per arrivare alla prescrizione, così oltre ad aver perso i soldi i risparmiatori truffati non avranno nemmeno giustizia”, commenta Letizia Giorgianni, presidente dell’associazione Vittime del Salvabanche.
In primo grado Fornasari, Bronchi e Canestri erano stati assolti dalle accuse di ostacolo alla vigilanza dal Tribunale di Arezzo. La procura aveva però fatto ricorso in appello e il processo di secondo grado avrebbe appunto dovuto partire a Firenze (è qui che c’è la Corte d’Appello competente per la Toscana) in questi giorni. Ora è tutto rinviato al 2019.
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