Corte Conti Umbria, nel 2017 contestati 50 milioni di danni
PERUGIA – Contestato danni erariali per circa 50 milioni di euro, a fronte dei 14,6 dell’anno precedente. Questo quanto emerso oggi durante un incontro con la stampa alla Corte dei Conti dell’Umbria. A fornire il dato è stato il procuratore Antonio Giuseppone in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario della magistratura contabile. Incontrando i giornalisti, il procuratore ha sottolineato che nell’anno appena concluso il suo Ufficio “ha lavorato tanto e ancora meglio”. Una delle istruttorie “più complesse” trattate dalla Procura della Corte dei Conti ha riguardato le società che hanno gestito il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti. E’ stato infatti contestato un danno erariale di circa 25 milioni di euro ipotizzando che i Comuni abbiano pagato per un servizio svolto però secondo norme non aderenti al capitolato. La vicenda approderà a breve in udienza, davanti alla Corte dei Conti dell’Umbria.
Tra i casi più rivelanti tra quelli trattati dalla Corte dei Conti, c’è il caso delle Distillerie Di Lorenzo. Gli accertamenti condotti hanno potuto far emergere numerose e gravi violazioni nello svolgimento del servizio affidato a seguito di appalto pubblico, con un danno erariale di 25 milioni pari ai corrispettivi liquidati ai soggetti gestori dai Comuni. Il procuratore generale ha voluto aprire una parentesi anche sul fronte dell’emergenza post sisma che ha colpito l’Umbria nel 2016
La Corte dei Conti ha emesso un 49 per cento di sentenze di condanna, un 42 per cento di sentenze per assoluzione di merito e il restante 9 per cento esiti vari. Il 35 per cento dei giudizi trattati dalla magistratura contabile hanno riguardato l’indebita percezione dei contributi pubblici. Un 15 per cento, spese di rappresentanza illegittime, e poi danni all’immagine, errori sanitari e gestione dannosa del patrimonio pubblico (10 per cento).
La Sezione giurisdizionale ha emesso 16 sentenze di condanna per un ammontare di. 1.686.677,29 euro (a fronte di 26 nel 2016 per un ammontare di 1.652.770,51 euro). La Procura ha presentato 3 atti di appello verso altrettante sentenze di primo grado. Nel corso del 2017 l’Ufficio ha formulato 657 richieste istruttorie.
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