Coronavirus, controlli della polizia per decreto ministeriale
Un compito di prossimità per rassicurare le persone. E’ quello che sta facendo la Polizia di Stato in questi giorni per mettere in pratica il decreto emanato dal presidente del consiglio per contrastare i contagi del Coronavirus (Covid-19).
Ancora tanta gente in giro che esce di casa per motivi non necessari. Cinquanta le persone fermate oggi – comunica il vice questore aggiunto, Commissario di Assisi, Francesca Di Luca, qualche nomade, proveniente da altra regione, denunciato. Non tutti sono ancora consapevoli del fatto che devono rimanere a casa. Molti escono per motivi apparentemente importanti, chi deve andare a fare la spesa, chi dal dottore, chi a comprare la legna per scaldarsi, una per andare al cimitero, o l’anziano solo che esce perché non ha nessuno che gli va a fare la spesa.
In un bar poi c’erano tre ragazzini, molto vicini tra loro, che giocavano con i cellulari. Un uomo invece era in giro in aperta campagna a raccogliere l’erba per prendere l’acido folico.
Qualcuno si è anche lamentato perché la polizia non aveva mascherina, non sapendo che questa si deve indossare soltanto se si è malati. Da un lato la gente fa fatica a non comprendere, ma dall’altro vuole essere rassicurata.
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