Conte, manovra bis? Confido che non sarà necessaria Tria: no ad aggiustamenti forti

Conte, manovra bis? Confido che non sarà necessaria Bisognerà «valutare nelle sedi appropriate»


ma «sono confidente che non sarà necessario». Così il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa al termine del vertice Nato a Bruxelles, ha risposto ad una domanda sulla necessità di una manovra bisper l’anno in corso. «C’è massima attenzione da parte del Governo – ha assicurato Conte – su questo versante. Quello che posso assicurare, come è stato anticipato più volte e come ha ribadito il ministro Tria, è che il Governo vuole tenere in ordine i conti. È doveroso. Non siamo una banda di scapestrati che vuole alterare le finanze pubbliche in modo scriteriato».

Tria: no ad aggiustamenti forti, Ue colloborativa 
«In un momento di rallentamento dell’economia non si possono fare aggiustamenti troppo forti che rischiano di essere prociclici» (ossia rallentare l’economia, ndr) ha detto invece il ministro dell’economia Giovanni Tria rispondendo a chi gli chiedeva se l’Italia rispetterà l’aggiustamento previsto dalle regole Ue al termine dell’incontro con il vicepresidente Dombrovskis sui conti pubblici italiani . «Nel 2018 nulla cambia» mentre nel 2019 «non ci sarà sicuramente un peggioramento strutturale del deficit, come ho già detto in Parlamento», quindi restiamo «almeno stabili», ha detto il ministro .

L’aggiustamento del deficit in termini strutturali come chiesto nelle raccomdazioni da Bruxelles è pari allo 0,6% del Pil per il 2019, poco più di 10 miliardi di euro. Rispetto alle intenzioni del Governo di non fare aggiustamenti troppo forti «Dombrovskis ha preso atto, la Commissione è consapevole dell’andamento delle diverse economie ed è collaborativa, quindi il dialogo è del tutto costruttivo e collaborativo, non c’è alcun dissenso» ha assicurato Tria

Conte: da Italia nessuna spesa aggiuntiva per la Nato
Tornando al vertice Nato, al quale ha partecipato il premier Conte, quest’ultimo ha dichiarato che «l’Italia ha ereditato degli impegni di spesa per quanto riguarda il contributo alla Nato che noi non abbiamo alterato. Quindi non c’è nessuna spesa aggiuntiva» ha detto il premier Giuseppe Conte, pur ammettendo che «il problema posto dal presidente Trump esiste. Nel momento in cui gli Usa dicono che loro contribuiscono alle spese in modo eccessivamente gravoso rispetto agli altri altri Paesi è la realtà. Non possiamo dire che il problema non esiste».

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Conferenza in Italia in autunno sulla Libia 
Conte ha poi annunciato una «conferenza in Italia sulla Libia in autunno per dar seguito a quella di Parigi», aggiungendo che «il processo di stabilizzazione non può riguardare solo l’Italia ma nemmeno soltanto Macron». Sulla Libia, ha spiegato il premier, «c’è tanto da fare, il Paese va affiancato» nel suo percorso di stabilizzazione che porti alle elezioni. Ma Conte ha avvertito che «se arriviamo
troppo presto alle elezioni, si rischia di avere il caos totale. Bisogna prima creare le condizioni sociali ed economiche necessarie per reggere l’impatto di un sistema democratico». Poi ha aggiunto: «Continuiamo a mantenere una presenza» ma prefiguriamo «un ridimensionamento» della presenza italiana in Afghanistan «che annunceremo quanto prima».  (dal sole 24 ore)

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