Condannati per razzismo? Consigliere Bori chiede chiarimenti su Coletto
«Condannati per razzismo? No, grazie. C’è un certo Luca Coletto che è stato condannato per incitamento a commettere atti di discriminazione razziale e per il delitto di propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull’odio etnico o razziale». E’ quanto scrive su Facebook il consigliere regionale Tommaso Bori in merito a una condanna del neo assessore alla sanità.
«Ci deve essere un’omonimia: non può essere lo stesso geometra veneto nominato dalla neo-Presidente della Lega, Tesei, come assessore esterno alla Sanità e al Sociale. Proprio al Sociale! Perché l’Umbria – aggiunge – è la terra di Aldo Capitini, è il luogo della Marcia della Pace, mai in nessuna istituzione hanno trovato cittadinanza l’odio e la discriminazione e, tantomeno, chi propaganda queste idee».
Bori rivolgendosi alla presidente Tesei dice: «Nei giorni in cui una bambina sopravvissuta agli orrori dei lager e con la carne ancora marchiata dell’inchiostro del razzismo che trasforma le persone in numeri è messa sotto scorta per le minacce che riceve quotidianamente e sente la necessità di chiedere una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza e razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, come ha fatto Liliana Segre, ecco noi pensiamo che, proprio in questi giorni, chi ha portato avanti le idee contro cui noi lottiamo non debba rappresentare le istituzioni. E lei, Presidente Tesei, come la pensa?»
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