Sono bastate 24 ore a Boris Johnson per entrare in contrasto con Bruxelles. Il negoziatore della Brexit per conto dell’Unione europea, Michel Barnier, ha definito inaccettabile la proposta del nuovo primo ministro britannico di disfarsi del backstop per l’Irlanda del nord, ovvero della rete di protezione che eviterebbe il ritorno della frontiera con la Repubblica d’Irlanda. Poche ore dopo arriva la doccia fredda del presidente uscente della Commissione Jean-Claude Juncker che ridice chiaramente che l’accordo per la Brexit non è rinegoziabile.
“Al momento rifiutano di fare qualsiasi cambiamento alla bozza d’accordo – dice Boris Johnson – Se continuano così, dobbiamo lasciare l’Unione europea senza accordo. Il Regno Unito è più preparato alla situazione di quanto molti pensano, ma dovrebbe esserlo di più. Nei 98 giorni che ci rimangono, dobbiamo dare uno sprint per essere sicuri che ci sia il minor disagio possibile alla nostra vita”.
Intanto il leader dell’opposizione Jeremy Corbyn chiede a gran voce nuove elezioni
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