Bocciata Mozione Moschea, Lega Nord lancia manifestazione a Perugia
[quads id=1] PERUGIA – L’Assemblea legislativa ha respinto, con 7 voti favorevoli e 11 contrari, la mozione della Lega Nord avente come oggetto la “moratoria per la costruzione di nuovi centri culturali islamici o moschee sul territorio umbro”. Hanno votato a favore i consiglieri Mancini e Fiorini (Lega), Ricci e De Vincenzi (Rp), Liberati e Carbonari (M5s) e Squarta (FI); contrari i consiglieri di maggioranza Chiacchieroni, Smacchi, Cecchini, Barberini, Paparelli, Porzi, Brega, Leonelli, Casciari (Pd), Rometti (Ser) e Solinas (misto-MDP). Assenti Nevi (FI), Marini e Guasticchi (Pd).I contenuti della mozione erano già stati illustrati nelle scorse sedute d’Aula dal consigliere della Lega Valerio Mancini: concerne una “moratoria per i centri culturali e l’introduzione di un referendum attraverso cui si possano esprimere sull’argomento i cittadini di Umbertide, dove si sta allestendo la seconda più grande moschea italiana, anche se definita centro culturale islamico. Vogliamo anche chiarezza – aveva detto Mancini – sulla provenienza dei fondi per edificare la moschea.
Ricordo che la confessione islamica è l’unica a non aver stipulato alcun rapporto con lo Stato italiano, a differenza delle altre religioni, quindi non è lo Stato italiano a non essere a norma, ma la religione musulmana che non è capace di demandare un unico rappresentante alla firma dell’atto.
Ricordo anche che la mozione era stata rinviata in commissione per approfondimenti e che il presidente della Terza commissione, Attilio Solinas, ha chiesto l’audizione del prefetto di Perugia per sapere cosa ne pensa l’autorità di pubblica sicurezza, senza ottenere alcuna risposta. Un fatto che denota in quale considerazione sia tenuta questa Assemblea legislativa”.
Senatore Lega Nord e Segretario per l’Umbria
“Finalmente hanno gettato la maschera: adesso sappiamo chi vuole l’islamizzazione dell’Umbria e chi finge di opporsi per solo opportunismo, votando contro mozioni che invece sono a difesa dei cittadini umbri. L’integrazione, per chi è straniero e viene in Italia, non si fa islamizzando l’Italia, ma accettando la nostra storia, le nostre regole, le nostre tradizioni. A causa della propria incapacità di governare, il Pd sta colpevolmente smontando le nostre basi culturali e la nostra storia. Sarebbe opportuno, inoltre, che facessero chiarezza anche quelli che per opportunismo escono dall’aula al momento della votazione. Non abbiamo gradito l’assenza di Forza Italia che avrebbe dovuto dare un segnale preciso su questo tema. Noi sappiamo cosa fare, altri, invece, non hanno le idee chiare, ma le scadenze si avvicinano ed è bene che si chiariscano. Non possiamo essere alleati con chi, riguardo a valori irrinunciabili e questioni non contrattabili, tiene atteggiamenti pavidi e scoloriti”.VALERIO MANCINI
Consigliere Lega Nord Umbria
“Oggi il Pd ha scelto. Dopo due anni dalla data del protocollo, il Pd si è finalmente preso la responsabilità politica di decidere per il futuro dei suoi cittadini rigettando la mozione a firma Lega Nord Umbria ove si chiedeva una moratoria su tutti i centri culturali islamici regionali fino a quando non verrà firmato l’accordo tra Stato e Comunità islamica e resa nota la tracciabilità dei finanziamenti. Con questo voto è chiara la pozione del Pd produttore di moschee e di poltrone. In Umbria non abbiamo bisogno di questo tipo di Governo, i cittadini chiedono risposte concrete in termini di sanità, occupazione e trasporti. Credo sia inammissibile che parlamentari umbri del Pd facciano uno sciopero della fame per regalare la cittadinanza italiana agli immigrati e non si espongono per la sicurezza degli italiani. E’ chiara la manovra politica del Pd che, conscio del grosso malcontento italiano, si trova costretto a cercare voti tra gli immigrati e stranieri mettendo in serio pericolo la sicurezza degli italiani”.EMANUELE FIORINI
Capogruppo Lega Nord in regione Umbria
“Dopo un anno e mezzo di dibattiti, rinvii e discussioni, la nostra mozione per una moratoria sulle moschee in Umbria è stata bocciata dalla maggioranza Pd. Ci sono atti, come questo, dove serve il buon senso e spirito pratico. La minaccia terrorismo è sempre più seria e attuale, l’islamizzazione della nostra regione e, più in generale, della nostra nazione, è un rischio che non possiamo permetterci di correre. Chi ha votato contro o non ha votato la mozione, dovrà assumersi tutte le responsabilità che comporta mettere a rischio la nostra cultura e la nostra storia e dovrà risponderne davanti ai cittadini che vogliono essere padroni a casa loro e non ospiti in pericolo”.VIRGINIO CAPARVI
Vicesegretario Lega Nord Umbria
“Credo che lo ius soli, in questo senso, rifletta alla perfezione la situazione che si sta ad oggi, creando, volendo accondiscendere ad un tipo di cultura che in Europa, ha portato grossi problemi, come riscontrato dai media nazionali e internazionali. Lo ius soli serve solo a costituire un bacino elettorale del Pd che strizza l’occhiolino a chiunque pur di ricevere consensi, non c’è altra spiegazione se non questa. La nostra è una protesta centrata e con cognizione di causa visto che qui in Umbria sono stati espulsi imam per proselitismo o addirittura, fatto ancora più grave, per rischio attentato. Tutti questi sono campanelli di allarme che una politica seria dovrebbe tenere in considerazione, invece il Pd pensa solo a strizzare l’occhio agli immigrati per sanare le perdite di voti che sia a livello nazionale che regionale, sta registrando”.
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