Attacco in Crimea, 18 morti a Kerch, video, ordigno esploso Sale a 18 morti e oltre 40 feriti il bilancio della bomba esplosa all’interno del Politecnico della città portuale di Kerch, nella penisola di Crimea. Lo ha annunciato il governatore della Crimea Sergei Aksyonov secondo quanto riportato dall’agenzia Itartass. La maggior parte delle vittime sono studenti.
A causare l’esplosione è stato un ordigno piazzato nella sala mensa da una persona che poi ha attraversato l’edificio aprendo il fuoco. Il sospetto principale, stando al comitato investigativo, sarebbe Vladislav Roslyakov, uno studente di 18 anni (e non di 22 come riferito in precedenza) che si è suicidato subito dopo l’attacco. Il suo corpo sarebbe stato ritrovato all’interno dell’edificio. Le videocamere di sorveglianza l’hanno ripreso mentre entra nell’edificio armato di fucile.
Il comitato nazionale anti-terrorismo ha fatto sapere che dietro l’attentato potrebbe esserci più di una persona e che sono in corso indagini per appurarlo.
La regione ucraina della Crimea è stata annessa dal governo russo nel 2014, un episodio che ha portato a numerose condanne e sanzioni internazionali. La città di Kerch si trova sul punto esatto che, attraverso un ponte, congiunge la Crimea alla Russia.
Putin: “Una tragedia, risultati indagine saranno pubblici”
Il presidente russo Vladimir Putin ha rivolto le sue “condoglianze alle famiglie delle vittime” della strage, definendola una “tragedia“. Il leader del Cremlino ha assicurato che “le autorità sanitarie faranno del loro meglio per garantire una pronta guarigione ai feriti”. I risultati dell’indagine che è stata aperta, ha detto ancora Putin, “saranno resi pubblici”.
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