Arrivo del Papa a Ginevra, un viaggio verso l’unità. 21/06/2018 Camminare per l’ unità dei cristiani può apparire come un “lavorare in perdita, perché non si tutelano a dovere gli interessi delle proprie comunità, spesso saldamente legati ad appartenenze etniche o a orientamenti consolidati, siano essi maggiormente ‘ conservatori’ o ‘ progressisti’ “. Lo ha detto il Papa sottolineando: “Sì, scegliere di essere di Gesù” prima che di una propria appartenenza, “prima che di destra o di sinistra, scegliere in nome del Vangelo il fratello anziché sé stessi significa spesso, agli occhi del mondo, lavorare in perdita.
Non abbiamo paura di lavorare in perdita. L’ ecumenismo è ‘ una grande impresa in perdita’ . Ma si tratta di perdita evangelica – ha sottolineato il pontefice -, secondo la via tracciata da Gesù: ‘ Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà’ “.
“Quant’ è difficile sopire le animosità e coltivare la comunione, quant’ è ostico uscire da contrasti e rifiuti reciproci alimentati per secoli! Ancora più arduo – ha sottolineato ancora Papa Francesco – è resistere alla tentazione subdola: stare insieme agli altri, camminare insieme, ma con l’ intento di soddisfare qualche interesse di parte.
Questa non è la logica dell’ Apostolo, è quella di Giuda, che camminava insieme a Gesù ma per i suoi affari. La risposta ai nostri passi vacillanti è sempre la stessa: camminare secondo lo Spirito, purificando il cuore dal male, scegliendo con santa ostinazione la via del Vangelo e rifiutando le scorciatoie del mondo”.
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