Arrestato presunto terrorista a Torino, preparava attentato, video

03/28/2018 – Con tutta probabilita’ il prossimo passo di Elmahdi Halili, il 23enne italiano di origini marocchine arrestato nel Torinese per “partecipazione all’ associazione terroristica dello Stato Islamico”, sarebbe stato un attentato. Il giovane stava studiando da lupo solitario, nonostante nel 2015 fosse stato condannato a due anni per istigazione a delinquere con finalita’ di terrorismo, con sospensione condizionale della pena.

Da quel momento pero’ , invece di desistere e cambiare strada, il 23enne ha tracciato il proprio cammino, intensificando l’ attivita’ di reclutamento sul web. Ma non solo. Sempre su internet, ha raccolto informazioni su come utilizzare il coltello e quali parti del corpo colpire per uccidere.

Ma soprattutto, ha cercato “consigli” per preparare i camion da lanciare contro la folla. Si, perche’ Halili ammira i martiri e impiegava gran parte della giornata a individuare proseliti, italiani e stranieri convertiti all’ Islam, disposti a immolarsi in nome dello Stato Islamico. Stamattina all’ alba, quando gli agenti della Digos di Torino lo hanno raggiunto nella sua abitazione di Lanzo, i familiari erano tutti in casa.

LA SUA FAMIGLIA

La madre casalinga, il fratello che come lui e’ perito elettronico e la sorella, ancora studentessa. E ancora il padre, arrivato in Italia nel 1989, che di mestiere fa il muratore. Lui ha cercato piu’ volte di allontanare il figlio dal radicalismo estremo, come provano i frequenti litigi tra i due, senza pero’ riuscirvi. Nell’ ultimo periodo, al contrario, le cose sono peggiorate. Il ragazzo non voleva neppure che la madre toccasse il suo cibo. “Anche per questi comportamenti – spiega il dirigente della Digos di Torino Carlo Ambra – la famiglia lo ha allontanato, condannando la sua scelta”.

STAVA PREPARANDO UN CAMION PER COMPIERE ATTENTATO

Halili stava studiando come preparare il camion per compiere un attentato, siamo intervenuti in tempo“. Lo ha detto il questore di Torino, Francesco Messina, dopo l’ arresto del terrorista italiano di origini marocchine Elmahdi Halili. “Si informava sull’ utilizzo del coltello – ha aggiunto il questore – dove e in che modo colpire”. L’ arresto e’ scattato stamattina in provincia di Torino. “Era il momento di intervenire, non potevamo permetterci in questo periodo storico di aspettare che individuasse l’ obiettivo da colpire”. Secondo gli inquirenti Halili, che al momento dell’ arresto ha inveito contro le forze dell’ ordine definendole “tiranni”, avrebbe incontrato numerose persone a Torino e provincia. “Aveva un interesse per i lupi solitari – ha aggiunto Messina – era fortemente motivato in quella direzione, che riteniamo pericolosissima”.

Arrestato presunto terrorista a Torino, preparava attentato, video

Abbiamo ritenuto di dovere intervenire per eliminare questa minaccia, Halili poteva compiere delitti”. Cosi’ il questore di Torino, Francesco Messina, dopo l’ arresto per “partecipazione all’ ssociazione terroristica dello Stato Islamico” di Elmahdi Halili, 23enne italiano di origini marocchine. L’ arresto e’ stato disposto dal gip su richiesta del pm torinese Antonio Rinaudo. Nel 2015 il giovane era gia’ stato condannato a due anni per istigazione a delinquere con finalita’ di terrorismo, con sospensione condizionale della pena.

In questo periodo Halili e’ stato monitorato con attenzione. Si tratta di un soggetto pericoloso – aggiunge il questore -. All’ atto dell’ arresto ha detto una serie di frasi contro le forze dell’ ordine, definendoci dei tiranni. Questo prova che si tratta di un soggetto motivato capace di compiere delitti, che andava fermato immediatamente”. Il questore ha poi precisato che “la famiglia ha condannato la sua scelta. L’ arrestato, dopo essersi chiuso in se stesso, si e’ aperto all’ esterno incontrando diverse persone, compiendo ricerche per individuare soggetti che potevano essere reclutati”.

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