Arrestato a Milano imprenditore con 146 chili di hashish

La Polizia sequestra ingente quantitativo di droga in un capannone a Pavia


Arrestato a Milano imprenditore con 146 chili di hashish

Arrestato a Milano – La Polizia di Stato di Milano ha arrestato in flagranza un uomo di 55 anni di nazionalità italiana, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è avvenuto nel contesto di un’operazione di controllo del territorio, condotta dagli agenti del Commissariato Bonola nella zona sud-ovest di Milano.

L’indagine è iniziata con un’attenta attività di monitoraggio e incrocio di dati provenienti da varie banche dati, insieme a un’analisi approfondita delle dinamiche criminali della zona. I poliziotti hanno concentrato l’attenzione su una berlina di colore nero, ritenuta potenzialmente utilizzata per il trasporto di sostanze stupefacenti lungo la tratta Milano – Casorate Primo (PV).

Nel corso delle indagini, gli agenti hanno seguito e controllato quattro veicoli sospetti. Durante la giornata di ieri, uno di questi veicoli, proveniente da Casorate Primo (PV), si è diretto verso la località Fornace, fermandosi infine in un capannone situato in via Motta Visconti. Questo capannone era utilizzato come deposito per copertoni d’auto.

Al momento del controllo, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 146 chilogrammi di hashish, suddivisi in 1.415 panetti. La droga era nascosta tra i copertoni e all’interno di valigie, pronta per essere distribuita sul mercato.

Il conducente del veicolo, un imprenditore originario di Catania, è stato immediatamente arrestato in flagranza di reato. Il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Pavia ha disposto l’udienza per la convalida dell’arresto.

Attualmente, l’indagine prosegue per accertare l’entità delle responsabilità e delle eventuali complicità legate a questa operazione di traffico di droga. Tuttavia, è importante sottolineare che, in base al principio di presunzione di innocenza, l’uomo rimane non colpevole fino a una sentenza definitiva che ne confermi le responsabilità.

L’operazione rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro il traffico di droga nel territorio lombardo, un fenomeno che continua a destare preoccupazione tra le autorità locali e nazionali. La zona sud-ovest di Milano e le aree limitrofe, infatti, sono da tempo monitorate con particolare attenzione, data la loro rilevanza strategica per i traffici illeciti.

La scoperta di un deposito di droga così consistente sottolinea l’importanza delle attività di controllo e di indagine continue, che mirano a interrompere le catene di distribuzione e a ridurre la disponibilità di sostanze stupefacenti sul mercato. L’operazione ha avuto successo grazie alla combinazione di tecniche di investigazione tradizionali, come il pedinamento e il controllo dei veicoli, con l’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati per l’incrocio e l’analisi dei dati.

In questo contesto, la collaborazione tra i vari dipartimenti della Polizia di Stato e la capacità di coordinare le operazioni in tempo reale si sono rivelate fondamentali. Le autorità continuano a lavorare per smantellare le reti di traffico di droga che operano nella regione e per prevenire ulteriori episodi di spaccio.

L’arresto dell’imprenditore catanese rappresenta un duro colpo per il traffico di droga locale, ma le indagini non si fermano qui. La Procura e la Polizia di Stato intendono proseguire l’attività investigativa per identificare altri possibili membri della rete criminale e per capire se vi siano collegamenti con altre organizzazioni dedite allo spaccio di stupefacenti a livello nazionale.

Il sequestro dei 146 chili di hashish è uno dei più significativi degli ultimi mesi nella regione e conferma la necessità di un costante impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il narcotraffico.

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