Algeria, le dimissioni di Bouteflika: elezioni all’orizzonte
ALGERI (ALGERIA) – E’ festa grande per le strade di Algeri, la capitale dell’Algeria, il paese più vasto del continente africano (10. paese più grande al mondo, 42 milioni di abitanti).
In migliaia hanno accolto con entusiasmo, martedi sera 2 aprile, la notizia che il Presidente algerino Abdelaziz Bouteflika, 82 anni, ha deciso di dimettersi dalla sua carica.
Notizia diffusa dall’agenzia di stampa statale APS.
Proteste di piazza e pressioni dell’Esercito
E’ l’effetto di un mese e mezzo di manifestazioni di protesta in tutta l’Algeria e delle pressioni esercitate dal potente Esercito algerino, che hanno cosi messo fine al governo-Bouteflika, in carica dal 1999.
Il malcontento è cresciuto durante la malattia di Bouteflika – ricoverato per un certo periodo in Svizzera – che si era ricandidato per un quinto mandato alle elezioni del 18 aprile poi rinviate a data da destinarsi.
“Ora vogliamo una vera sovranità popolare”
“Se dovessimo essere contenti della caduta di una persona, non andremmo lontano”. commenta Seradj Karim, residente ad Algeri.
“La nostra vera battaglia è avere uno stato sotto il controllo della legge, con istituzioni che funzionino e uno stato finalmente democratico grazie a una nuova era, una seconda repubblica con una vera sovranità popolare”.
“Ora aspettiamo l’arresto di Bouteflika”
“L’evento principale che ci aspettiamo ora sarà quello in cui Bouteflika e la sua famiglia e suoi amici verranno arrestati”, dice Yacine, presente alle manifestazioni di martedì 2 aprile.
Chi sarà l’Uomo Nuovo di Algeri?
Le dimissioni di Bouteflika sono state ufficializzate dopo che il capo di Stato Maggiore, il Tenente-Generale Ahmed Gaed Salah, aveva aumentato la pressione sull’anziano leader, chiedendo un’azione immediata per dichiararlo inadatto alla guida del paese, una vera e propria richiesta di impeachment.
A svolgere le funzioni di “reggente” dovrebbe essere ora il Presidente del Senato, il 76enne Adbelkader Bensalah.
Difficilmente, per`ò, potrà essere lui l’Uomo Nuovo di Algeri: troppo legato allo stesso Bouteflika.
E nemmeno Ahmed Gaed Salah ha molte speranze, nonostante sia colui che ha costretto Bouteflika alle dimissioni. Anche il Tenente-Generale è troppo coinvolto nella precedente “gestione” del paese.
Alle elezioni prossime venture si candiderà ancora il FLN, il partito dell’ex Presidente, ma senza molte speranze di vittoria, visto il clima di cambiamento che si respira in Algeria.
Uno dei volti nuovi della politica algerina potrebbe così essere Mustapha Bouchachi, avvocato e leader della manifestazioni di protesta.
Bouteflika: corruzione, crisi economica e fine della guerra civile
Non è chiaro, a questo punto, se le proteste di piazza continueranno o meno.
Il 70 per cento degli algerini ha meno di 30 anni e un terzo di loro convive con una drammatica disoccupazione, causata da una crisi economica che è anche dovuta al cosiddetto “systeme” di potere e corruzione (e malagestione delle risorse naturali, tra cui il gas, di cui l’Algeria è il primo esportatore d’Africa), di cui è accusato Bouteflika.
Nel suo periodo di presidenza, tuttavia, Bouteflika è riuscito a porre fine ad una tragica guerra civile (1992-2001, con otto anni particolarmente cruenti) che in Algeria ha causato circa 200mila morti.
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